Quante volte da piccole abbiamo detto questa frase? E quante volte da grandi l’abbiamo sentita ripetere dalle più piccole? Molte, moltissime volte, probabilmente quotidianamente, su mezzi pubblici, nei ristoranti, per strada, all’entrata di scuola. È stato ed è ancora -e forse sarà per sempre, nonostante la vittoria del femminismo!- il sogno di generazioni di bambine. Proprio qualche giorno fa, mia figlia ripeteva questa frase!
“MAMMA, da grande voglio fare la principessa”
Nell’immaginario collettivo la Principessa appartiene ad un mondo fatato ed inesistente, una bolla fatta per sognare e proteggere per qualche ora i bambini, raccontando di amori emozionanti, di eroici e affascinanti uomini pronti a salvare fragili dame per vivere insieme una vita perfetta. Sì, decisamente un’adorabile evasione dalla realtà. Certo, di sovrani e regali la storia ne è piena, ma spesso sembrano appartenere solo alle pagine della cronaca(*) e a quelle dei libri che doneranno loro vita eterna.
I tempi cambiano, i mezzi di comunicazione evolvono, le esigenze si adattano, ma la voglia di vivere una favola no e, a sorpresa, scopriamo che il sogno viene percepito in modo molto più reale e realizzabile di quanto non fosse sino a poco tempo fa.
Le fiabe si adattano e, magicamente, il giovane pubblico rimane colpito e può viaggiare con la fantasia anche a spettacolo concluso. Perché oggi le principesse non siedono solo su un inavvicinabile trono di un castello arroccato su un monte isolato prima di passare ai libri di storia, ma sono in mezzo a noi, conducono una vita agiata, ma ricca di gesti quotidiani del tutto identici a quelli che ci circondano nella nostra esistenza e questo tranquillizza l’adulto facilitando l’immedesimazione del giovane.ķ
Io ripeto sempre a mia figlia: “Sogna in grande principessa”.
E secondo me il senso di questa frase é sentirsi libera, scegliere una passione ed incanalare energie ed ambizioni verso un traguardo personale, senza nemici su cui primeggiare, o limitando i desideri ad una corona luccicante.
Intendiamoci: non c’è nulla di sbagliato se una bambina fantastica su queste cose … anzi ben venga fantasticare.
Anna é una principessa … dentro e fuori … una bambina speciale (per me) … è una principessa anche fisicamente (come ricordano i libri): bianca, capelli biondi e con occhi azzurri … è una principessa nel suo carattere, per come tratta suo fratello … è una Principessa!!! … e la sua stanza rispecchia esattamente lei … circondata da principesse.
Saranno, come dicevo prima, anche i capelli biondi … sará il suo modo adorabile di indossare tacchi (per bambine) e vestiti “luccicosi”.
Sará il suo modo di disegnare sempre principesse e poi, come per magia, vederle comparire sul muro della sua camera.
Si perché con il “murales” di Stikerkid (applicato facilmente in soli 5 minuti e sempre riposizionabile senza macchiare) Anna è letteralmente impazzita di gioia.
Sarà il suo voler pensare di essere una principessa per suo fratello … una principessa che deve essere salvata da un super eroe … che a Babbo Natale ha chiesto altre due principesse da aggiungere alla collezione e che sogna, un giorno, di diventarlo … e non c’è niente di male nel pensarlo … nel sognarlo!
(*) Niente, anche il Principe Harry è ufficialmente occupato. Alla nostra generazione non sono rimasti principi con cui accasarsi. Non resta che puntare a far sposare le nostre figlie con il piccolo George di Cambridge!
#mammainconverse
Post in collaborazione con Stickerkid etichette con nomi per bambini